Acque libere

22 luglio 2009


La nostra avventura all' interno delle discipiline dei Mondiali di Roma 2009 passa oggi per il nuoto su acque libere: molti si chiederanno di cosa stiamo parlando, diciamo che siamo davanti a 5,10 o 25 Km nuotati a stile libero su mare, lago e comunque non tra le corsie strette della piscina.

In questa manifestazione si è corso in mare aperto, presso il Lido di Ostia.
Un bronzo e mezzo per ora, questione di squalifiche per la mezza medaglia, in un'altra disciplina che trovo, senza voler esagerare, stakanovista.

Innazitutto, 2-3 ore di nuoto sono qualcosa di lontanissimo dal mio concetto di divertimento. Se poi si pensa che è uno sport dalle mille stranezze il mio parere si chiarisce.
Pensate che nel 2000, a Sidney, fu mobilitata la marina australiana per evitare che qualche atleta venisse digerita dagli squali della baia olimpica. E' uno sport di grossa resistenza, il ciclismo del nuoto per capirci; addirittura i nuotatori devono coprirsi di una crema che fa molto grasso di pesce per evitare terrificanti abrasioni.
E' uno sport di combattimento visto che sono celebri le unghiate e le pedate durante il rush finale.
E poi diciamocelo, noi siamo terrorizzati dalle meduse e anche in questo caso sono famose le gare "segnate" dalle invasioni di queste maledette bestiaccie!

Tornando seri, fa impressione per forza d'animo la storia dell' atleta Natalia du Toit, una sudafricana mutilata fin da giovane, che oggi ha concluso la 10km con molti minuti di ritardo sulle migliori ma meritevole di una caterba di applausi!

Noi torniamo dopodomani a scoprire a modo nostro il nuoto sincronizzato!

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