CineBobo n° 88: The Tomorrow Series - Il domani che verrà

31 marzo 2012

Image Hosted by ImageShack.us
The Tomorrow Series - Il domani che verrà
Voto:  3 e 1/2

Cast: Caitlin Stasey, Rachel Hurd-Wood, Lincoln Lewis, Deniz Akdeniz, Phoebe Tonkin, Chris Pang, Ashleigh Cummings, Andrew Ryan, Colin Friels, Don Halbert
Regia: Stuart Beattie
Genere: Avventura, Azione
Durata: 100  minuti
Produzione: Australia 2010
Prima dell'inizio delle vacanze scolastiche, durante le quali andrà ad aiutare i genitori alla loro fattoria, la diciassettenne Ellie Linton (Caitlin Stasey) vuole vivere un'ultima avventura - un gita in un campeggio al mitico Rockpool Eden, dove si mormora che si trovi la folta siepe che i locali minacciosamente chiamano "l'inferno". I genitori di Ellie acconsentono a darle la loro Land Rover in prestito e lei comincia a radunare i suoi compagni di scuola per il viaggio: la sua migliore amica, Corrie McKenzie (Rachel Hurd-Wood) con il suo affettuoso ragazzo, lo sportivo Kevin Holmes (Lincoln Lewis); la timida e bella Fiona Maxwell (Phoebe Tonkin); il combina-guai Homer Yannos (Deniz Akdeniz); la rigorosa e religiosa Robyn Mathers (Ashleigh Cummings) e Lee Takkam (Chris Pang), i cui genitori gestiscono il locale Tailandese del paese. Quando arrivano a destinazione si rendono conto che il posto "infernale" è in realtà un luogo idilliaco, un paradiso nascosto con tanto di ruscello e cascata - il posto perfetto per rinsaldare le amicizie e per far nascere nuove storie d'amore. Durante la loro permanenza di una settimana, il mondo esterno diventa una memoria lontana - fino a quando una squadra di jet che volano a bassa quota squarciano improvvisamente il cielo notturno. Al loro ritorno in paese, Wirrawee, i sette teenager si rendono subito conto che qualcosa non va: la luce elettrica nelle case è stata tagliata, gli animali domestici e tutto il resto del bestiame sono morti o stanno morendo, ma la cosa più preoccupante è che le famiglie di tutti i ragazzi sono sparite. Con una crescente sensazione di pericolo per qualcosa che non riescono a vedere, gli amici si dividono in cerca di qualche indizio per capire cosa stia succedendo. Ma Ellie, Corrie e Kevin fanno una scoperta sconvolgente. La zona della fiera è stata trasformata in un campo di prigionia e tutta l'intera popolazione di Wirrawee è detenuta lì da una forza militare straniera. Quando l'esercito nemico viene avvertito della presenza dei teenager, Ellie e i suoi amici, insieme ad una nuova recluta, devono restare uniti per fuggire e combattere il misterioso nemico che ha preso il controllo del loro paese e fatto prigionieri i loro cari.

Non so se abbia mai toccato una valutazione così bassa ma questo ignobile film la merita tutta.
E' decisamente inguardabile, non ha una trama valida e se è la trasposizione cinematografica di una nota saga  editoriale rimangono numerosi dubbi.
Troppe scelte da teeneager che crescono male, un finale incompiuto che preannuncia un seguito, una regia scadente se si considera che le scene di vera azione sono a costo bassissimo e con risultati scadenti.
Direi un misto tra gli horror per ragazzi e American Pie mettendo insieme il peggio di queste due pellicole.
Non si salva nulla e con tutte le mi e forze ve lo sconsiglio e vi chiedo di allontanarvi da un eventuale scelta di andare a vedere il sequel.

Consigliato... a coloro che vanno al cinema per non stare a casa e non chiedono niente al film che stanno per vedere
Sconsigliato... agli amanti del campeggio

Il riassunto della trama è a cura di FilmUp.

Gli Articolo 18

30 marzo 2012


Frame of mind

28 marzo 2012


Frame of Mind from Steven Alan on Vimeo.

Cultura su RaiBobo.it

27 marzo 2012

Ecco come nasce un libro

Oscar's Oasis 4

26 marzo 2012

Immobile

25 marzo 2012

Oggi sono sul depresso andante, sarà il lavorare la domenica.
Quindi recupero una vecchia ma toccante canzone di Alessandra Amoroso ovvero Immobile!

CineBobo n° 87: Safe House

24 marzo 2012

Image Hosted by ImageShack.us
Safe House
Voto:  7-

Cast: Ryan Reynolds, Denzel Washington, Vera Farmiga, Brendan Gleeson, Sam Shepard, Joel Kinnaman, Robert Patrick, Liam Cunningham, Sebastian Roché, Tanit Phoenix
Regia: Daniel Espinosa
Genere: Thriller
Durata: 115  minuti
Produzione: U.S.A. 2012
Denzel Washington interpreta il più temibile rinnegato della CIA, che riappare dopo una fuga durata dieci anni. Quando il rifugio in Sudafrica presso cui è tenuto in custodia viene attaccato da mercenari, un giovane agente operativo (Ryan Reynolds) è costretto a scappare con lui. A quel punto i due improbabili alleati devono trovare il modo di sopravvivere abbastanza da riuscire a scoprire chi li voglia morti. Negli anni precedenti Matt Weston (Reynolds) ha vissuto in uno stato di sfrustrazione perché relegato al mortorio dell’inattivo avamposto di Città del Capo. Il leale agente, “custode” che aspira a diventare un agente a tutto tondo, ha aspettato a lungo un’occasione per mettersi alla prova. Nel momento in cui il suo primo e unico occupante si rivela l’uomo più pericoloso che abbia mai incontrato, Weston si prepara a compiere il suo dovere. Tobin Frost (Washington) ha eluso la cattura per più di un decennio. L’ex ufficiale dell’Intelligence, uno dei migliori agenti operativi della CIA, da quando ha cambiato fronte ha dilapidato fondi e venduto i servizi segreti militari a chiunque per denaro. Dallo scambio di informazioni con la Corea del Nord al sostegno a divisioni segrete, il danno inferto agli Stati Uniti è incommensurabile. E ora è tornato con un segreto. Appena Frost viene fatto entrare per l’interrogatorio nella safe house, dei mercenari fanno irruzione e devastano il rifugio di Weston. Riusciti a stento a scappare, gli improbabili partner devono scoprire se chi li ha attaccati sia stato inviato dai terroristi oppure da qualcuno all’interno pronto ad uccidere chiunque minacci di ostacolare i suoi piani. Ora sta a Weston decidere da che parte stare, prima che entrambi siano eliminati dal gioco.

A me il film non è per nulla dispiaciuto. Per essere uno sparatutto, in cui sono stati investiti milioni di dollari in detonazioni, non è male. Denzel Washington torna a fare la parte del super cattivo e gli riesce abbastanza bene, anche se  non raggiunge i livelli precedenti.
Ryan Reynolds ormai è il Tom Cruise di una ventina di anni fa e spopola in qualsiasi film ma anche in questo caso porta a casa una prestazione più che sufficiente.
Piccola polemica sulla regia e sulla sceneggiatura  che sceglie la scena di sesso come incipit per il film: mah, discutibile se si considera che poi lo stesso regista è capace di mantenere alto il ritmo della narrazione e il movimento delle scene di azione.

Consigliato... agli amanti dello spara-tutto
Sconsigliato... a chi lavora alla CIA o odia a priori la casta!

Il riassunto della trama è a cura di FilmUp.

La riforma della Fornero

23 marzo 2012

Clicca sull'immagine per leggere!

Someone like you ... struggente

22 marzo 2012

Sala Ovale: LA TAV

21 marzo 2012

In un paese normale, democratico e civile, dissentire su opere infrastrutturali calate dall'alto è legittimo. Succede un po' dovunque. Ma anche in questo campo l'Italia, giusto per non farsi mancare mai nulla, fa eccezione. Da noi costruire una ferrovia, qualche chilometro e non di più, diventa l'occasione per bloccare le autostrade, arrampicarsi sui tralicci dell'alta tensione, dare fuoco a qualche cassonetto nelle città. E' la TAV, un dramma ventennale che solo da noi è diventata così pericolosa, letale e non gradita da scaldare animi già esagitati. Da anni ormai vediamo, a mesi alterni, manifestazioni di anarchici e no-global, di montanari travestiti da clown e di black-bloc, sfilare nei paesini della Val di Susa. No, la TAV non s'ha da fare, bisogna impedire che quel tunnel venga scavato. Il pericolo, dicono, è l'amianto. Inoltre, l'ambiente verrebbe stuprato da quell'obbrobrio di ferro e cavi. Sono gli stessi argomenti e le stesse frasi che si sentivano nell'Ottocento, più o meno centocinquanta-centosessant'anni fa, a proposito della cosiddetta modernità. Anatemi contro tutto ciò che cambiava (in meglio) la vita, segni di croce e acqua santa sparsa qua e là appena qualche invenzione entrava nelle case o adornava i centri abitati. Papa Gregorio XVI (pure lui un montanaro friulano trapiantato a Belluno), ad esempio, non tollerava proprio le lampade a gas e men che meno le ferrovie. Strumenti del diavolo, un po' come le definiva Tolstoj. Il grande scrittore russo detestava quell'ammasso di ferraglia che nero sfrecciava nelle desolate lande della steppa. A dire il vero non gli andava bene neanche il telegrafo, e non si sa perché. Oggi, però, fa un po' ridere che non si possa accettare un treno ad alta velocità. Fa un po' pena vedere gente che tenta di ammazzarsi arrampicandosi su tralicci ad alta tensione. Sembra quasi che alla salute e all'ecologia si tenga solo in Italia, visto che in Francia tutto è stato fatto senza colpo ferire. Ma noi siamo particolari, da noi la normalità è davvero un'opzione rara. In Italia c'è e ci sarà sempre un Sindaco pronto a incatenarsi al cancello di qualche ministero o di qualche prefettura per protestare contro la costruzione di una strada, di un marciapiede, di uno scalino. Così facendo, però, tutto rischia di diventare barzelletta, di scadere nel ridicolo. Anche le battaglie giuste e sacrosante assumono così i contorni delle inutili e paradossali battaglie contro i mulini a vento che la letteratura ci ha raccontato. E sminuire in tal modo questioni che potrebbero essere discusse con la civile partecipazione dei cittadini è davvero un gran peccato.

Un nuovo supereroe

20 marzo 2012


Oscar's Oasis 3

19 marzo 2012

Sono solo parole

18 marzo 2012

La canzone di questa domenica è a mio parere il vincitore morale di Sanremo dietro Arisa.
Noemi dopo "Vuoto a perdere" e qualche altro brano sopraffino è arrivata al Festival con questa canzone struggente che fischietto andando al lavoro nell'ultima settimana.
Questa è la sanremese Sono solo parole, dal testo molto ricercato ed è il mio augurio di una buona domenica (che io passerò al lavoro)

CineBobo n° 86: J. Edgard

17 marzo 2012

Image Hosted by ImageShack.us
J.Edgard
Voto:  6 e 1/2

Cast: Leonardo DiCaprio, Naomi Watts, Armie Hammer, Judi Dench, Damon Herriman
Regia: Brad Bird
Genere: Drammatico
Durata: 137  minuti
Produzione: U.S.A. 2012
J. Edgar Hoover durante la sua vita divenne l’uomo più potente di tutta l’America. Come capo dell’FBI per circa 50 anni, non si fermò davanti a nulla pur di proteggere il suo Paese. Passando attraverso 8 Presidenti e tre guerre, Hoover si è lanciato in una guerra contro minacce sia vere che immaginarie, infrangendo spesso anche le regole per proteggere i suoi concittadini. I suoi metodi erano spietati ed eroici e ricevere l’ammirazione del mondo era quello a cui teneva di più. Hoover è stato un uomo che dava grande valore ai segreti - in particolare a quelli degli altri - e non ha avuto paura di usare quelle informazioni per esercitare la sua autorità sui leader più importanti della nazione. Consapevole che la conoscenza è potere e che la paura crea le opportunità, ha usato entrambe per ottenere una influenza senza precedenti e per costruirsi una reputazione formidabile ed intoccabile. Era molto schivo nella sua vita privata quanto in quella pubblica, permettendo solo ad un ristretto gruppo di persone di far parte della sua vita. Il suo collaboratore più stretto, Clyde Tolson, era anche uno dei suoi amici più cari. La sua segretaria, Helen Gandy, che probabilmente è stata la persona a lui più vicina e al corrente di tutte le sue attività, gli è rimasta fedele fino alla fine…e oltre. Solo la madre lo lascerà, lei che era stata la più grande ispirazione e coscienza. La sua morte avrà un effetto devastante su di lui, il figlio che ha cercato eternamente il suo amore e la sua approvazione.

Il film viaggia sul filo della pesantezza. La parte relativa alla storia dell' FBI, la parte più di fantapolitica è godibile. Si tende però a calcare troppo la mano sull'omosessualità del personaggio con scene che in determinate fasi risultatno addirittura ossessive.
Il risultato rischia di essere una versione poliziesta di Brokeback Mountain.
Molto buona tuttavia l'interpretazione di Di Caprio, e lodevole il lavoro di trucco e parrucco che permette di rendere la sceneggiatura capace di coprire un arco temporale maggiore.
Godibile, ma il limite della noia è molto vicino

Consigliato... cmq a chi adora il poliziesco-politico-corruttivo
Sconsigliato... a chi non ha retto i due cowboy poco etero

Il riassunto della trama è a cura di FilmUp.

Il caffè è un arte

16 marzo 2012

Il nuovo IPAD

15 marzo 2012

Comodo!

14 marzo 2012

Twitler

13 marzo 2012


Oscar's Oasis 2

12 marzo 2012

Goodbye Kiss

11 marzo 2012

La canzone di questa domenica è spettacolare. Forse sarà leggermente neniosa, sta di fatto che non riesco a togliermela dalla testa... ed è spettacolarmente romantica...
Sono i Kasabian, e la canzone è Goodbye kiss, terzo estratto dal disco Velociraptor!


Darlo a chiunque, è fatta ormai
Perché ci siamo consumati, è questo che si fa
Quando si ha tutto quanto, non può essere vero
Forse i giorni che avevamo a disposizione sono finiti, vivendo in silenzio per troppo tempo 
Apri gli occhi e cosa vedi?
L’ultima fermata, la mia mano che lascia

CineBobo n° 85: Mission Impossible - Protocollo fantasma

10 marzo 2012

Image Hosted by ImageShack.us
Mission Impossible - Protocollo Fantasma
Voto:  5 e 1/2

Cast: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Léa Seydoux, Josh Holloway, Ving Rhames, Tom Wilkinson, Michael Nyqvist, Anil Kapoor
Regia: Brad Bird
Genere: Azione, Thriller
Durata: 132  minuti
Produzione: U.S.A. 2011

Dopo che un attentato terroristico ha distrutto il Cremlino, il governo degli Stati Uniti attiva il "Protocollo fantasma" e l'intera Impossibile Mission Force (IMF) viene accusata dell'attacco. Lasciato senza risorse e sostegno, Ethan Hunt e la sua squadra fuggono, per operare al di fuori della loro agenzia e riscattarla, ed allo stesso tempo sventare un altro attacco nucleare. A complicare ulteriormente la situazione, Ethan è costretto ad intraprendere questa missione col supporto di una squadra di fuggitivi della IMF dei quali non conosce le motivazioni personali...

Mah, che dire. Il film non lascia tanto spazio a promozioni. Per me è vuoto, povero di contenuti.
La storia non è un granchè, o forse è sempre la stessa. C'è un Tom Cruise sbiadito dall'età che passa e il fisico che non regge più. Il cast deve sempre vivere dietro l'ombra del protagonista e c'è poco spazio per idee o scelte di regia degne di nota.
La serie sembra imbroccare la strada di James Bond che investe tutto il budget in tecnologia e protagonista principale, diventando tanto ripetitivo quanto il lieto fine delle storie per bambini.
Non trovo realmente motivi per promuovere una pellicola del genere.

Consigliato... veramente a pochi, forse ai nerd appassionati di gadget ipertecnologici
Sconsigliato... alle signorine che amavano il Tom Cruise palestrato dei tempi migliori

Il riassunto della trama è a cura di FilmUp.

Come temperare le matite

8 marzo 2012


Yoda Yoga

7 marzo 2012


Giocare a domino

6 marzo 2012

Il più grande domino umano della storia: 850 persone senza nulla di concreto da fare nella vita...

Oscar's Oasis 1

5 marzo 2012

Comincia con oggi una serie che ogni lunedì ci terrà compagnia. Sembra un Willy il coyote moderno.. molto bellino

Non succederà più

4 marzo 2012

Non riesco a togliermi questa canzone di testa. E' la versione "remix" di Non succederà più di Claudia Mori e Adriano Celentano. Probabilmente fa abbastanza figlio di papà in localino alla moda ma il ritmo mi prende a 1000

CineBobo n° 84: The Iron Lady

3 marzo 2012

Image Hosted by ImageShack.us
The Iron Lady
Voto:  7/8

Cast: Meryl Streep, Jim Broadbent, Anthony Head, Richard E. Grant, Roger Allam, Olivia Colman, Nick Dunning, Julian Wadham
Regia: Phyllida Lloyd
Genere: Drammatico, Biografico
Durata: 104  minuti
Produzione: Inghilterra 2011

Margaret Thatcher, ex Primo Ministro britannico, ormai ottantenne, fa colazione nella sua casa in Chester Square, a Londra. Malgrado suo marito Denis sia morto da diversi anni, la decisione di sgombrare finalmente il suo guardaroba risveglia in lei un'enorme ondata di ricordi. Al punto che, proprio mentre si accinge a dare inizio alla sua giornata, Denis le appare, vero come quando era in vita: leale, amorevole e dispettoso. Lo staff di Margaret manifesta preoccupazione a sua figlia, Carol Thatcher, per l'apparente confusione tra passato e presente dell'anziana donna. Preoccupazione che non fa che aumentare quando, durante la cena che ha organizzato quella sera, Margaret intrattiene i suoi ospiti incantandoli come sempre, ma a un bel momento si distrae rievocando la cena durante la quale conobbe Denis 60 anni prima. Alla fine della serata, Margaret si ritira nella sua stanza, ma non riesce a prendere sonno. Si alza dal letto e si mette a guardare alcuni vecchi filmini di famiglia, riflettendo sui sacrifici che ha dovuto compiere nella vita privata per perseguire la carriera politica. Il giorno dopo, Carol convince sua madre a farsi vedere da un dottore. Margaret sostiene di stare benissimo e non rivela al medico che i vividi ricordi dei momenti salienti della sua vita stanno invadendo le sue giornate nelle ore di veglia. Di ritorno a Chester Square, Margaret lotta contro l'incessante rievocazione del passato. Impacchetta gli effetti personali di Denis e ribadisce la sua autonomia: certo, i ricordi l'accompagneranno sempre, ma ha anche la sua vita nel presente, meno ricca rispetto a prima, ma non meno degna di essere vissuta.

Premetto che il film mi è strapiaciuto, sia per la mia passione per i film politici che per la documentaristica storico-politica.
E' fatto nei minimi dettagli, non c'è nulla da constestare anche se l'8 viene mancato per un motivo fondamentale: si sottolinea fino all'eccesso la malattia che colpisce la Thatcher durante la vecchiaia e che, alla fine, rende lo spettatore iracondo contro questo male che la sta portando via.
Per il resto una sublime interpretazione di Maryl Streep che gli è valsa l'Oscar, e una descrizione da diverse prospettive della regina della politica britannica.
Notevoli alcune scelte stilistiche, sia in fase di ripresa che in una sceneggiatura capace di illuminare i momenti decisivi della storia dell'ex primo ministro.

Consigliato... a chi vuole scoprire tutte le viscere della politica
Sconsigliato... a chi non regge alla visione de "La storia siamo noi"

Il riassunto della trama è a cura di FilmUp.

Pin art

2 marzo 2012

Addio Lucio

1 marzo 2012

Costa Crociere